La #formazione online od e-learning sta prendendo piede ormai da molti anni, ma l’emergenza epidemiologica legata al #Covid19 sembra averla resa ancora più solida.
Un cambiamento a livello di piattaforme era doveroso. Ma l’e-learning non fa riferimento solo al mezzo utilizzato. L’apprendimento digitale (o in differita, come si usa dire adesso) è completamente diverso da quello in presenza.
Anzitutto bisogna definire chi siano i fruitori. Generalmente, ed escludendo l’attuale situazione, le persone che scelgono questa modalità di apprendimento sono coloro che hanno poco tempo per formarsi. La differenza sostanziale sta quindi nella #tempistica, non nella qualità.
La formazione online è una soluzione flessibile sia in termini di tempo che in termini di spazio. Non a caso si dice che l’e-learning sia il risultato della combinazione tra “anywhere” e “anytime”.
Tendenzialmente è scelto dai lavoratori o dagli studenti ed è fruita principalmente sui mezzi di trasporto: pensiamo a tutti quei soggetti che passano molto tempo sui mezzi pubblici per recarsi al #lavoro o in #università. In questo modo avrebbero la possibilità di occupare quel #tempo e contemporaneamente di accrescere le proprie competenze.
L’e-learning è una modalità di apprendimento che permette di accedere alle risorse, ai libri, le dispense, e ai servizi tramite #Internet. L’unica cosa di cui si necessita è di un #dispositivo (che sia un computer fisso o un dispositivo mobile) collegato alla #rete.
I corsi erogati in questo modo non sono statici. Nella maggior parte dei casi è permessa una dinamicità data dall’interattività tra i #docenti e gli #alunni. Spesso è permesso anche di fare dei piccoli workshop tra #compagni. Il confronto diretto è uno dei cardini della formazione online. Essa, a differenza della formazione classica, prevede un approccio molto più pratico con molte esercitazioni.
Alcuni corsi di formazione rilasciano un #certificato che attesta il lavoro svolto e che può essere inserito nel proprio #curriculum. Per questo ad oggi molti giovani scelgono di frequentare dei corsi online parallelamente alla frequenza dei propri corsi universitari. Arricchiscono sia i curricula che le persone poiché ci insegnano ad approcciarci al cambiamento e ad imparare in un modo differente rispetto a quello che siamo soliti applicare.
PIATTAFORME
Nelle #piattaforme e-learning possiamo trovare una serie di informazioni. Ogni #utente ha una propria pagina riservata nel quale può trovare i propri dati personali, i #corsi che sta frequentando, alcuni materiali extra, un calendario di lezioni e gli esami.
I contenuti sono sia statici che dinamici. I contenuti statici fanno riferimento, ad esempio, ai file PDF che tendenzialmente non possono essere modificati. Mentre i contenuti dinamici sono video conferenze e documenti condivisi facilmente modificabili da chiunque ne abbia l’accesso.
In base alla piattaforma utilizzata e alla tipologia di docenza possiamo trovare lezioni live e lezioni on-demand.
Le lezioni live consentono a studenti e docenti di interagire in tempo reale, tendenzialmente i sistemi utilizzati sono compatibili per qualsiasi dispositivo tecnologico.
Sono molto semplici da utilizzare per l’utente ma allo stesso tempo hanno lo svantaggio di non rendere disponibili le lezioni nel caso in cui ci fosse la necessità di rivederne alcune parti. Inoltre, nel caso in cui non si riuscisse a collegarsi alla piattaforma, la lezione andrebbe persa.
A risolvere queste problematiche ci sono delle lezioni on-demand: si tratta di video lezioni già registrate che vengono caricate sulla pagina personale. Gli utenti possono così vedere e rivedere le lezioni quando, dove e come vogliono. Lo svantaggio risiede nella perdita di interazione tra compagni ed insegnanti. Inoltre, i contenuti sono standardizzati e non calibrati a seconda delle conoscenze del pubblico di riferimento.
La combinazione delle due modalità di erogazione delle lezioni risulta quindi essere quella vincente. Molte università di comunicazione difatti hanno scelto di erogare le lezioni live ma avvalendosi anche di supporti di registrazione. Strumenti come #Zoom permettono di registrare la #videolezione che si sta tenendo e di caricarla in un #database.
In questo modo risulta fruibile sia per chi non è riuscito a partecipare che per coloro che vogliono nuovamente rivederla.
Il concetto materiale di aula quindi si estende creando un legame tra formazione e tecnologia. Questo metodo potrebbe diventare efficiente all’interno del processo formativo e creerebbe anche un valore aggiunto poiché l’utente diventa libero di fruire delle lezioni che più interessano nei tempi giusti per lui.
L’e-learning presto smetterà di essere un metodo di apprendimento e diventerà un vero e proprio stile di vita.
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